MILANO – Con l’inaugurazione avvenuta in settembre, nello scenario della nuova Darsena dei Navigli milanesi, è diventata realtà l’idea di Jellyfish Barge, un progetto tutto italiano unico al mondo: una serra modulare galleggiante in grado di dissalare l’acqua necessaria alle piante, utilizzando solo l’energia del sole. Jellyfish Barge ha una superficie agricola di 70 metri quadrati e utilizza un innovativo sistema idroponico che permette di coltivare senza l’uso di terreno e con un enorme risparmi d’acqua. «Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto perché abbiamo avuto l’onore di presentare Jellyfish Barge durante la scorsa edizione di Seeds&Chips – afferma Marco Gualtieri, presidente e ideatore di Milano Cucina e di Seeds&Chips – e la Darsena di Milano, nel periodo di Expo 2015, è il luogo ideale per comunicarlo a livello internazionale, contribuendo così a valorizzare l’impatto di Expo e far diventare Milano, nonché l’Italia, un punto di riferimento del cibo e del futuro del cibo». Nei prossimi anni il mondo dovrà trovare sostentamento per due miliardi di persone in più e una delle sfide più importanti è riuscire a soddisfare questo crescente bisogno di cibo senza incidere sulle risorse del pianeta (acqua, energia e suolo). Jellyfish Barge sfrutta lo spazio acqueo invece del terreno e i suoi dissalatori solari sono in grado di produrre fino a 150 litri al giorno di acqua dolce e pulita, che viene utilizzata per produrre frutta e verdura. Una singola serra può fornire cibo a due nuclei familiari mentre vari moduli affiancati, come un alveare, creano delle vere e proprie fattorie del mare. Jellyfish Barge è una soluzione per i territori desertici costieri e per le zone con fiumi e laghi inquinati, ma è anche ideale nei progetti di “Feeding the City” e “Urban Farming” per le aree metropolitane che saranno sempre più popolose ed avranno bisogno di maggiore autonomia alimentare. Jellyfish Barge è un progetto di Pnat Srl, sviluppato con il contributo di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Nasce all’Università di Firenze con un team guidato dal professor Stefano Mancuso (nel 2013 il New Yorker lo ha incluso nella prestigiosa classifica dei World Changers) e composto dagli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto e dagli agronomi e botanici Elisa Masi, Camilla Pandolfi e Elisa Azzarello. Jellyfish Barge ha ottenuto il primo posto al contest del Mipaaf “Start up e Innovazione” e si è classificata al secondo posto a livello mondiale del premio delle Nazioni Unite “Unece Ideas for Change Award”. Jellyfish Barge è inoltre una delle dieci start up selezionate da Feeding the Accelerator, il programma di business accelerator del Padiglione USA a Expo 2015.
Boero: Gonzales Ferrer a capo del settore yachting
GENOVA – Gruppo Boero, leader nel settore dei prodotti vernicianti per edilizia e yachting, annuncia che Gemma Gonzalez Ferrer è stata nominata direttore della business