Le pmi delle costruzioni vanno all’estero con Caseitaly

Per le imprese italiane del comparto costruzioni la crisi non è finita, sono passati dieci anni e la ripresa non è ancora arrivata. La situazione è molto chiara, la chiave per la sopravvivenza è il mercato estero. Ma per le pmi, in particolare quelle specializzate in componenti tecnici dell’involucro edilizio – serramenti e porte, portoni e chiusure tecniche, tende e schermatura solare, lattoneria accessori e coperture metalliche – , non sempre l’internazionalizzazione è un processo facile. Richiede conoscenze specifiche in campo amministrativo, legale e organizzativo di cui non tutti dispongono. Ancor prima, bisogna trovare il modo di farsi conoscere all’estero e prendere contatto con operatori del settore costruzioni: installatori qualificati, rivenditori, grossisti ed importatori, architetti, progettisti, ingegneri, riviste di settore, istituzioni e associazioni per portare all’attenzione la propria expertise, quell’unicità e quel saper fare tipico del made in Italy capace di mixare qualità, design e sicurezza. Da questa esigenza quattro associazioni di categoria insieme a Finco (Federazione industrie prodotti impianti servizi ed opere specialistiche per le costruzioni e la manutenzione), è nata Caseitaly, un format innovativo per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane dei componenti tecnici per l’involucro edilizio volto a promuovere efficacemente le aziende stesse, i loro valori, i loro prodotti e servizi. «Non possiamo più permetterci di raccogliere ancor troppo debolmente la potenzialità dei mercati internazionali, che da un lato richiedono le specifiche e i contenuti dei nostri prodotti, ma dall’altro non riescono a venirne in contatto in modo sistematico ed efficace. Noi vogliamo colmare questo gap in modo concreto. Portare le piccole e medie aziende italiane all’estero è la nostra missione che si traduce non solo in un aumento di fatturato, ma vuol dire anche salvaguardia di posti di lavoro e facilitare l’occupazione sul nostro territorio», dichiara la presidente Laura Michelini.  Il progetto Caseitay, grazie al sostegno di Mise e Ice, ha dato il via a un grande international tour che ha l’obiettivo di mettere in contatto diretto le aziende italiane affiliate con il target estero di riferimento. Partito nel 2018 con la R+T di Stoccarda e la Fensterbau di Norimberga, il tour ha toccato poi la fiera Sib di Casablanca, dove lo stand italiano è stato visitato dal premier e dal ministro dell’Urbanistica del Regno del Marocco e da quello della Costa d’Avorio. Sono stati sviluppati contatti con diversi buyer provenienti non solo dal Marocco, ma anche da Senegal, Ghana, Angola ed Etiopia. «Abbiamo organizzato più di 250 incontri tra operatori esteri del settore e aziende afferenti a Caseitaly», afferma la Michelini. Molto ci si aspetta ancora dalle prossime tappe del tour:  Barcellona (Construmat) dal 14 al 17 maggio e Parigi (Batimat) dal 4 all’8 novembre.

5 Comments

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Vernici: Boero consolida l’espansione in territorio cubano

Next Story

Innovazione: Università di Bergamo e Gruppo SMI aprono Smilab

Latest from Mercati esteri