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Pmi oltre la crisi e storie di successo imprenditoriale al premio “Chiave a Stella”

TORINO – Per il quinto anno consecutivo la piccola e media impresa della provincia di Torino sarà premiata. Ai blocchi di partenza il bando del premio “Chiave a Stella”: sul podio saliranno due imprenditori che avranno dimostrato la capacità di unire nei loro prodotti innovazione e tradizione. Il verdetto della commissione tecnica chiamata a giudicare le candidature sarà “influenzato” anche dalle storie d’impresa: vinceranno il riconoscimento coloro che saranno stati capaci di superare le difficoltà del momento. Una particolare menzione d’onore sarà riservata ai giovani imprenditori donne e stranieri. L’iniziativa è promossa da Api Torino e Fondazione Magnetto, dal quotidiano La Repubblica e dalla Camera di Commercio di Torino, dall’Unicredit e dal Politecnico di Torino. Possono partecipare al Premio tutte le piccole e medie imprese del settore manifatturiero e del terziario avanzato nate da almeno tre anni e produttrici di un fatturato compreso fra i 500mila e i 25 milioni di euro. Sono due le classi concorsuali. La prima riservata a chi raggiunge un fatturato dal minimo previsto fino a 3 milioni di euro, la seconda per quelle fino a 25. Le domande dovranno essere presentate entro il 25 maggio e la premiazione avverrà a novembre. «Siamo ancora in una fase difficile dal punto di vista economico e sociale – sottolinea il presidente di Api Torino, Fabrizio Cellino – le nostre imprese devono purtroppo ancora affrontare forti problemi in termini di mercato, liquidità, crescita. Il nostro essere imprenditori, tuttavia, ci impone di continuare ad avere fiducia nelle nostre possibilità e guardare al futuro in maniera positiva. In questo ambito, il ruolo delle imprese deve essere valorizzato dall’intero sistema. Serve ancora una volta e più di prima fare squadra concretamente. La collaborazione fra le diverse parti del sistema è quindi sempre determinante. Iniziative come quella del Premio “Chiave a Stella” sono per questo motivo sempre importanti, perché da una parte riconoscono gli sforzi del sistema delle pmi e, dall’altra, sottolineano il valore delle sinergie che si possono costruire sul territorio fra imprese, credito e ricerca».

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