BUCCINASCO – Si fa un gran parlare della crisi, anche nel settore non profit. Molte cooperative sociali hanno subito la sorte di aziende e attività imprenditoriali costrette a chiudere a causa di situazioni economiche insostenibili. Anche se il non profit da sempre cerca di “far profitto”, cioè moltiplicare le occasioni di risposta al bisogno con un capitale fatto di fragilità, malattia, vulnerabilità che sorprendentemente rivela potenzialità nascoste, le difficoltà di questo momento storico piegano anche cooperative sociali con buoni clienti e know how da far invidia. E’ il caso di Team Project, cooperativa sociale di Buccinasco pesantemente toccata dalla crisi, che si è trovata a lasciare a casa 45 lavoratori, tra cui 25 disabili e svantaggiati. Nei mesi precedenti, tentando il tutto per tutto, dopo l’orario di lavoro i soci hanno proseguito gratuitamente a confezionare colle, rigenerare router e inscatolare latte in polvere. Perché la cooperativa è dei soci e bisognava almeno provarci. Poi hanno chiesto aiuto a degli amici, quelli della cooperativa sociale Il Carro di Paullo, conosciuti a un corso di formazione, nella speranza che rivedendo i conti e con qualche accorgimento si potesse salvare la baracca. Ma i numeri impietosamente parlavano di fallimento. E’ allora che, dopo mille riflessioni e verifiche, economiche, sindacali e con i clienti, Il Carro ha deciso di acquisire la cooperativa. Così da qualche giorno la sede di Buccinasco è tornata in attività con un nome nuovo e con la professionalità maturata in anni di lavoro sul campo. Andrea Villa, presidente del Carro, continua a dirlo: «Un’operazione del genere, in questo momento, è assolutamente da folli con le amministrazioni che non pagano o, peggio, che ci tolgono il lavoro non potendo pagarlo. Ma Il Carro non è cresciuto da solo, c’è dietro un’amicizia operativa che ha coinvolto tanti, amici e imprenditori, in questi ormai 24 anni di attività, facendoci diventare quello che siamo». Il Carro di Buccinasco non è una sede “distaccata” di Paullo. Da subito si è lavorato a un organico che valorizzasse la professionalità dei responsabili della ex Team Project, che ora rivestono un ruolo di capi area nei servizi (pulizie, verde, trasporti) e nella produzione per le aziende, percorrendo su e giù quei 35 chilometri che separano le due sedi come una passeggiata. E il 27 e 28 ottobre prossimi, all’Open Day che si terrà nel capannone di via Curiel 19, festeggeranno insieme il nuovo corso di questa “azienda sociale” che ha scommesso tutto sul mettere insieme mezzi, strumenti, competenze, ma soprattutto quel capitale umano che nessuna crisi farà fallire.
Paola Pozzo