FEDERLEGNOARREDO: senza export e innovazione impossibile ripartire e crescere

MODENA – Per ripartire dopo cinque anni di crisi non ci sono altre strade se non quella dell’innovazione e della ricerca di nuove nicchie di mercato. A discutere di queste possibilità le aziende aderenti a FederlegnoArredo, riunite per il convegno nazionale del legno. Oltre 150 imprenditori si sono confrontati per cercare il modo più efficace per raggiungere nuovi traguardi in un mercato che ancora non è riuscito a ripartire. Sono grandi le difficoltà che ancora oggi il settore incontra, per questo è indispensabile puntare sull’estero. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ha voluto sottolineare come si debba guardare al di là del territorio nazionale: «pur non avendo la tradizione di export dell’arredamento e del design, le aziende del legno stanno guadagnando significative quote di crescita. Per favorire questo trend FederlegnoArredo sta lavorando per un piano ad hoc di internazionalizzazione e di sostegno all’estero per le aziende del comparto». In modo particolare, per una strategia vincente di internazionalizzazione, bisogna guardare a quei mercati ancora inesplorati, come l’Africa Subsahariana, il Vietnam e il Messico. Accanto all’export, però, non va dimenticata l’importanza dell’innovazione. Durante il convegno l’economista Stefano Zamagni ha suggerito ai presenti di investire in «innovazioni di rottura», ovvero in prodotti o processi in grado di modificare radicalmente il mercato e, quindi, le prospettive di crescita. Una direzione, quella dell’innovazione, che è già stata adottata dalle aziende del legno, con la creazione di prodotti nuovi e dalle grandi potenzialità.

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