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Nuova commessa “oil & gas” in Kazakistan per Sicim

PARMA – Sicim, azienda di dimensioni mondiali nella progettazione, approvvigionamento e costruzione di impianti e infrastrutture per trattamento, trasporto e distribuzione di petrolio, gas e acqua con sede a Busseto (PR), si è aggiudicata una nuova commessa in Kazakistan dal valore di circa 500 milioni di dollari, i cui lavori sono appena cominciati.  Il progetto “Karachaganak Expansion Project” (KEP) avrà una durata complessiva di cinque anni e fa parte di un piano di sviluppo del consorzio Karachaganak Petroleum Operating (KPO) che prevede l’espansione dell’impianto del sito della zona, già esistente da 25 anni. «Questa nuova commessa in Kazakistan significa acquisire uno dei progetti più importanti per noi, senza contare poi il delicato momento storico che il mondo sta attraversando, che sappiamo bene avere delle inevitabili ricadute sui costi, sulla reperibilità del materiale e sulla logistica in un progetto che prevede la mobilizzazione di quasi 6 mila persone e 400 mezzi», spiega Guido Cagnani, managing director e vicepresidente di Sicim. Il progetto, volto ad implementare le nuove tecnologie relative all’estrazione del petrolio fino all’impianto stesso, vuole incrementare la capacità di reiniezione di gas. L’attività è divisa in due fasi che includono l’installazione di due nuove unità di compressione gas in modo graduale, l’installazione di un nuovo pacchetto di unità di disidratazione del gas (processo fondamentale per evitare condense prima della compressione) e l’installazione di servizi associati e altre infrastrutture. L’avvio della prima unità è previsto ad inizio 2024. Per l’esecuzione, il project management di Sicim curerà la parte di coordinamento sia dalla base di Aksay e Atyrau, dove vanta una presenza radicata dal 1999, sia dai nuovi uffici di Milano per la parte di progettazione e acquisti. Il progetto verrà eseguito dalla controllata  Kks-Sicim Llp, società di diritto kazako. «Dietro all’ambizioso “Karachaganak Expansion Project” c’è anche il forte desiderio di Sicim di solidificare gli investimenti  nel Paese in modo concreto e permanente: su 3mila dipendenti richiesti, il 98% è di nazionalità kazaka, per i quali mettiamo a disposizione un campo base con 2500 posti letto, ogni servizio necessario e un’area industriale a servizio anche dei business partners di Sicim che intendono importare competenze nella regione. L’obiettivo è quello di accrescere il capitale umano locale e di massimizzare le attività che possono essere fatte in loco, lasciando così un’impronta tangibile per il territorio», aggiunge Giuseppe Rodelli, central Asia area manager e presidente di Kks-Sicim Llp. 

 

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