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Sviluppato a Milano il software per la ricarica dei veicoli elettrici

MILANO – Nelle colonnine di ricarica per veicoli elettrici che stanno spuntando un po’ come funghi in tante città italiane, batte un giovane cuore “made in Milan”: è il software che gestisce i protocolli di comunicazione e lo scambio di informazione con le colonnine, sviluppato in Italia da Siemens. Al team di sviluppo partecipa WellD, piccola innovativa società informatica con sedi operative a Lugano e Milano, nata cinque anni fa per iniziativa di quattro ex studenti dell’Università della Svizzera italiana: «Per conto e con la collaborazione di Softeco Sismat S.p.a. abbiamo lavorato con Siemens per elaborare il programma che consente alle colonnine del progetto di mobilità elettrica Enel, già attive in diverse città (Pisa, Roma, Genova, Modena, Bologna, Reggio, Bari, n.d.r.), di dialogare con l’amministrazione della rete: quando un utilizzatore collega il suo veicolo alla colonnina di ricarica, bisogna gestire informazioni come il controllo delle tessere, i dati di consumo, i flussi di ricarica e le tariffazioni», spiega Michele Giacobazzi, uno dei tre soci che, tra l’Italia e la Svizzera, coordinano un team di nove giovani informatici e ingegneri. L’esperienza con Siemens e Softeco Sismat ha rappresentato una grande opportunità per WellD, perché ha proiettato la start up nel mercato delle nuove tecnologie per l’infrastrutturazione della rete di green mobility. «Nell’avvio della collaborazione con i tecnici Siemens non abbiamo utilizzato sistemi già pronti o integrazioni con framework esistenti o librerie sviluppate da altri. Le prime versioni del software sono arrivate dopo più di un anno, perché definire e consolidare una comunicazione affidabile e robusta con una colonnina e verificare che tutto funzionasse correttamente in ogni situazione  è stata un’operazione abbastanza complessa.  Ora questa piattaforma di monitoraggio e gestione della comunicazione tra apparecchi in rete è replicabile anche in altre applicazioni industriali». Oltre al flusso delle comunicazione, il software di Siemens interviene anche sull’erogazione dell’energia elettrica: «se nello stesso momento più auto richiedono energia nello stesso punto della rete elettrica, il sistema rimodula automaticamente i flussi di ricarica ottimizzando l’energia a disposizione e distribuendola su tutte le colonnine, in modo da non raggiungere un tetto di energia richiesta impostato ed evitare problemi di consumo eccessivo o di blackout». Per Siemens, Enel rappresenta il cliente principale nel mondo delle infrastrutture di ricarica, ma il sistema è replicato in più installazioni utilizzate da diverse realtà. «Oggi sono circa 2mila le colonnine gestite dal sistema, di cui circa 300 pubbliche, a disposizione di tutti gli utenti. Ci sono poi quelle dei privati con colonnina installata presso il proprio domicilio, connessa alla rete con un contatore dedicato, che non influisce sui consumi domestici. Ci sono inoltre molti progetti per l’industria, ovvero grandi aziende che hanno flotte di auto elettriche e devono allestire gli impianti di ricarica nei parcheggi aziendali. Il progetto più importante è quello di Poste Italiane, che ha circa 500 colonnine già installate per la ricarica dei veicoli elettrici. Anche questa infrastruttura è gestita dal sistema Siemens».

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